14 FEBBRAIO 2018 : MERCOLEDI' DELLE CENERI
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Riconciliatevi
con Dio... Ecco il momento favorevole.
L’inizio
dei quaranta giorni di penitenza è qualificato dall’austero
simbolo delle Ceneri, che contraddistingue la liturgia del Mercoledì
delle Ceneri. Il gesto di coprirsi di cenere,
sorto
nella tradizione biblica e riservato nella Chiesa antica a coloro che
si sottoponevano alla penitenza, ha il senso di riconoscere
la propria fragilità e mortalità, bisognosa di essere redenta dalla
misericordia di Dio. Non è un gesto puramente
esteriore, la Chiesa lo ha conservato come simbolo dell’atteggiamento
del cuore penitente che ciascun battezzato è chiamato ad assumere
nell’itinerario quaresimale.Cuore penitente che ha fiducia nella misericordia divina , che non dispera ma vuole fortemente amare ed essere amato.
I
fedeli, che accorrono per ricevere le Ceneri, sono invitati a
percepire il significato interiore implicato in questo gesto, che
apre alla conversione e all’impegno del rinnovamento pasquale.
Il
Mercoledì delle Ceneri è giorno di penitenza in tutta la Chiesa,
con l’osservanza dell’astinenza e del digiuno, ordinati alla
confessione dei peccati, all’implorazione del perdono e alla
volontà di conversione, impegno a maturare nella vita di fede e di
carità. Penitenza dunque, se vogliamo sacrificio, per migliorare la nostra condotta di fronte alle attrazioni, tentazione del nostro mondo.
Inizia
la Quaresima, tempo di vera conversione e di rinnovamento spirituale,
di
riconciliazione con Dio e con i fratelli. Il rito delle Ceneri
ricorda la fragilità umana e allo stesso tempo esprime la fiducia
dell’uomo nella misericordia del Padre, che nulla disprezza di ciò
che ha creato e dimentica i peccati di quanti si convertono a lui.
Durante
la Quaresima, si propongano nelle comunità parrocchiali, ma anche a
singoli,
gruppi,
movimenti e associazioni, uno o più interventi di aiuto a favore
delle situazioni di bisogno, verso le quali far convergere i “frutti”
del digiuno e della carità.
E
adesso due brani tratti dal profeta Gioele e dal salmo 50 presi dalla
liturgia di oggi: ci aiutino a riflettere e pregare.
Dal
libro del profeta Gioele
Così dice il Signore:
« Ritornate a me con tutto il cuore,
« Ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti
».
Laceratevi il cuore e non le
vesti,
ritornate al Signore vostro Dio,
ritornate al Signore vostro Dio,
perché egli è misericordioso e
benigno,
tardo all'ira e ricco di benevolenza
e si impietosisce riguardo alla sventura.
« Perdona, Signore, al tuo popolo
e non esporre la tua eredità al vituperio
e alla derisione delle genti ».
Perché si dovrebbe dire fra i popoli: « Dov'è il loro
Dio? ».
Il Signore si mostri geloso per la sua terra
e si muova a compassione del suo popolo.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 50
Pietà di me, o Dio, secondo la
tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella
il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi,
io l'ho fatto.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
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