6 Gennaio 2017 Anno A- EPIFANIA DEL SIGNORE
Manifestazione
di Gesù, Luce e Salvatore per tutti i popoli della terra
In
questo giorno di manifestazione di Gesù al mondo ascolteremo tre
brani: il primo del profeta Isaia che annuncia l'arrivo nel mondo di
un nuovo mistero che arrecherà gioia e cambiamenti; nel secondo
brano è l'apostolo Paolo che chiarisce la profezia di Isaia
rivelando il mistero nascosto; infine l'evangelista Matteo conferma
che quel mistero non si rifierisce soltanto al popolo di Israele ma a
tutti i popoli.
Isaia
si
rivolge a Gerusalemme e profetizza per lei il tempo della gloria,
fine della schiavitù. Gerusalemme è la grande città di Davide,
luogo della presenza del Signore, segno della protezione di Dio che
ama il suo popolo.
Quando
su tutto il resto della terra ancora regneranno le tenebre, una
grande luce brillerà sulla città del Signore.
Essa diventerà luce per le nazioni e centro di attrazione di
tutti i popoli. Caratteristica di
questa festa è la Luce che investirà il mondo, luce non
consosciuta, San Paolo parla di mistero, ma adesso rivelata al popolo
di Dio e con lui a tutti i popoli della terra, che verranno e
guarderanno a Gersuaselmme come centro di irrradiazione della Luce.
Festeggiamo
oggi l'universalità della salvezza per tutti i popoli,
manifestatasi con Gesù.
Gesù
sarà luce e gloria. Lo dirà Simeone quando Maria e Giuseppe
porteranno Gesù al tempio per la presentazione: "Ora lascia,
o Signore, che il tuo servo se ne vada in pace secondo la tua parola,
poiché i miei occhi han visto la tua salvezza che hai preparato
davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del
tuo popolo Israele" (Lc 2,29-32).
Dal
libro di Isaia 60,1-6
Àlzati,
rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore
brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l'abbondanza del mare si riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l'abbondanza del mare si riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti.
Il
mistero di cui Paolo è annunciatore nella sua lettera agli Efesini è
il dono della salvezza per tutti i popoli, salvezza che è liberazione dalla schiavitù del peccato e passaggio alla vita eterna in Dio. In Gesù ogni uomo è
chiamato a far parte del corpo mistico di Cristo e ad essere
partecipe delle promesse fatte ai padri. Dopo la nascita del Figlio
anche noi siamo figli, legati al Padre da una promessa d’amore e di
salvezza .
Quel
mistero era nascosto, non rivelato, e solo con Gesù si è
manifestato e grazie allo Spirito Santo continua ad essere rivelato
agli apostoli e ai profeti, cioè coloro che sono chiamati a
diffonderlo in tutto il mondo.L'elemento fondamentale di questo
mistero è che con la morte e risurrezione di Gesù tutti i popoli
sono chiamati ad essere come il popolo di Israele, popolo eletto,
popolo erede delle promesse divine. Gesù è il centro verso cui
converge tutta la storia dei popoli.
Dalla
lettera agli Efesini 3,2-3-3a.5-6 :
Penso
che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me
affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere
il mistero, di cui vi ho già scritto brevemente...
..Esso
non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni
come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo
dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a
condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere
partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo,
La
visita dei Magi a Gesù ancora in fasce è un episodio dai molti
significati. Il messaggio del Vangelo è rivolto a tutti i popoli.
Tutta l’umanità, infatti, è chiamata alla salvezza in Gesù. Il
viaggio di sapienti provenienti da paesi lontani, inoltre, è segno
del fatto che ogni ricerca autentica e appassionata della verità
intrapresa dall’uomo porta a Dio. In contrasto con i Magi stanno le
figure di Erode e dei sacerdoti: pur abitando vicino al luogo dove
nasce Gesù essi non ricercano la verità, e dunque non sono capaci
di mettersi in cammino.
Dal
vangelo Mt 2,1-12
E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda:
da te infatti uscirà un capo
che sarà il pastore del mio popolo, Israele».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.
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