N A T A L E
D E L S I G N O R E - ANNO B – 25 DICEMBRE 2017
Carissimi amici, Buon Natale! Non ho voluto
fare commento alle letture di oggi: leggetele e commentatele ognuno per
conto suo o con amici. Sono certo che lo farete perché sapete farlo dopo
tanti anni di esercizio.
Con il Natale finisce questo primo ciclo di Avvento. L'epifania ogni festa porterà via, ma non la nostra gioia di ascoltare, meditare la Parola di Dio. Per le prossime domeniche dopo Natale, per vostra letizia cercate di seguire con attenzione e con fede le letture liturgiche.
Da parte mia , assieme a voi, riprenderemo l'ascolto durante il periodo di quaresima in attesa della Pasqua, del Risorto. Celebreremo così i due momenti forti della nostra fede. Non facciamoci rubare le nostre feste seguendo ciò che il mondo offre con i suoi richiami mondani , affascinanti, di piacere. La nostra gioia sia serena, allegra consapevoli di una fede in Dio amoroso e misericordioso.
Comunque, ogni tanto mi farò vivo. Buon Natale e sereno nuovo anno.
Con il Natale finisce questo primo ciclo di Avvento. L'epifania ogni festa porterà via, ma non la nostra gioia di ascoltare, meditare la Parola di Dio. Per le prossime domeniche dopo Natale, per vostra letizia cercate di seguire con attenzione e con fede le letture liturgiche.
Da parte mia , assieme a voi, riprenderemo l'ascolto durante il periodo di quaresima in attesa della Pasqua, del Risorto. Celebreremo così i due momenti forti della nostra fede. Non facciamoci rubare le nostre feste seguendo ciò che il mondo offre con i suoi richiami mondani , affascinanti, di piacere. La nostra gioia sia serena, allegra consapevoli di una fede in Dio amoroso e misericordioso.
Comunque, ogni tanto mi farò vivo. Buon Natale e sereno nuovo anno.
Prima letture ISAIA 9,1-6
Il popolo che
camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l'opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Madian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l'opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Madian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
È apparsa
infatti la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e
ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in
questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa
della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro
grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se
stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquitc 1,2à e formare per sé
un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Dal Vangelo di Lc 1,26-38
In quei giorni un decreto di
Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la
terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio
era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi
censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe,
dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città
di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e
alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a
Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in
quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede
alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in
una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio.
C'erano in quella
regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta
la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del
Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di
luce. Essi furono presi da grande timore, ma l'angelo
disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che
sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide,
è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo
per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in
una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una
moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria
a Dio nel più alto dei cieli e
sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Nessun commento:
Posta un commento