FESTA di MARIA SS. MADRE di DIO
Giovedì 1 Gennaio 2015
Dal vangelo di Luca
2,15-21
"Appena gli angeli si furono
allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo
dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto
conoscere».
Andarono, senza indugio, e
trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia.
E dopo averlo visto, riferirono
ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si
stupirono delle cose dette loro dai pastori.
Maria, da parte sua, custodiva
tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono,
glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era
stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto
giorni prescritti per la circoncisione, gli fu
messo nome Gesù, come era stato
chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo".
Parola del Signore!
Commento:
Tutti i brani della natività che
Luca riferisce sono belli, ma questo secondo me è il più semplice e il più
bello. In tutto ciò che succede cielo e terra parlano lo stesso linguaggio in
un ambiente non di adagiati e ricchi palazzi ma in luoghi poveri e con gente di
poveri pastori. E’ il primo segnale dato dal Messia, non sarà il re potente che
tutti si aspettavano, non avrà un sasso dove poggiare il capo.
Anche le azioni vengono descritti
con semplicità come semplici sono gli attori di questo racconto, i pastori:
dicevano, andiamo, vediamo
e poi:
Andarono, e trovarono,
riferirono
E ancora:
Se ne tornarono glorificando e
lodando Dio
Avevano visto un angelo che li
avvolse di luce e udito il suo messaggio “Oggi, nella città di Davide è nato
per voi un Salvatore che è Cristo Signore” e assieme al messaggio un segno: “Troverete un bambino
avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”. Che gentilezza in queste due
frasi dell’angelo verso dei poveri e forse ignoranti pastori: annuncio e
conferma insieme in modo da non potere avere dubbi.
Si misero d’accordo (dicevano tra
loro) e decisero di andare: quel fascio di luce aprì le menti di quei pastori:
era arrivato “l’oggi” della salvezza con la nascita del Salvatore. Il segno del
bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia, presuppone la fede da
parte dei pastori al messaggio dell’angelo: furono messi a loro agio , andavano
a trovare sicuramente un bambinello povero ed umile come loro, in una grotta e
deposto in una mangiatoia.
I pastori andarono, trovarono: la
costatazione dell’estrema povertà del bimbo confermando quanto l’angelo aveva
detto loro, e così divennero i primi testimoni del Messia promesse e atteso.
Testimoni veri perché “dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era
stato detto loro” stupendo tutti coloro che udivano il loro racconto,
sicuramente tutto quanto era accaduto dall’arrivo dell’angelo in poi…
Questo tipo di meraviglia è
comune nei vangeli soprattutto in quello di Marco quando la gente ascolta Gesù
e vede le sue opere. Qui la gente si meraviglia per la notizia e per quanto
accaduto in così poco tempo e spazio; è la meraviglia naturale delle belle
notizie come si erano meravigliati i parenti di Zaccaria, il padre e la madre
di Gesù all’annuncio delle due miracolose nascite.
Per i pastori la meraviglia è più
accentuata, col racconto del loro recente vissuto prendono il posto degli
angeli “glorificando e lodando Dio”.
I Pastori “trovarono Maria e Giuseppe e il
bambino”, la famiglia al completo. Anche Maria e Giuseppe senza dubbio gioirono
di quanto accadeva: immagino la loro gioia, i loro sorrisi a tutti quei pastori
meravigliati e con gli occhi sbarrati, forse non completamente consapevoli
della grandezza del fatto: tutto in una grotta! Povertà e romanticismo a volte
si incontrano, umanità e divinità si fondono nella gioia e nella pace di una
notte.
Ma oggi festeggiamo Maria Madre
di Dio, (brano del vangelo molto appropriato alla festa), nel primo apparire
assieme al Figlio in pubblico. Siamo nel periodo natalizio e Maria ci sta
dentro tutta, e quando si dice tutta intendo nel mistero che stiamo celebrando,
nel mondo celeste che si unisce alla terra, nei nostri occhi ogni anno in
questi giorni stupiti, nel nostro cuore di figli di sapere che Maria ci è stata
donata come madre e che, come per Gesù custodiva tutto di lui meditandole nel
suo cuore, anche verso di noi il suo atteggiamento non può essere diverso,
delicato, attento, amorevole.
Non tutto il popolo cristiano
conosce la teologia scritta su Maria, ma tutti sappiamo che ha un cuore grande
da amare singolarmente ogni uomo. Essendo anche la madre di Gesù intercede per
chi la invoca: come a Cana Gesù non negò un favore a sua madre, anzi…
Così Dante Alighieri canta le
lodi di Maria nel suo viaggio in Paradiso: una bella lode, ottima e teologica
descrizione della Mamma di tutti gli uomini:
Paradiso Canto XXXIII: La preghiera di san Bernardo alla Vergine
«Vergine
Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'eterno consiglio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'eterno consiglio,
tu sei colei
che l'umana natura
nobilitasti sì, che il suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
nobilitasti sì, che il suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre
tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'eterna pace
così è germinato questo fiore.
per lo cui caldo ne l'eterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui sei a noi
meridïana face
di carità, e giù, tra i mortali,
sei di speranza fontana vivace.
di carità, e giù, tra i mortali,
sei di speranza fontana vivace.
Donna, sei
tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
suo desiderio vuol volar senz' ali.
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
suo desiderio vuol volar senz' ali.
La tua
benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte volte
liberamente al domandar precorre.
a chi domanda, ma molte volte
liberamente al domandar precorre.
In te
misericordia, in te pietà,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontà..
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontà..
Incontriamo Maria Madre di Gesù,
facciamoci seguire da Lei, proteggere, facendo tutto quello che Lei ci dirà.
Nel silenzio del nostro cuore
è più facile incontrarsi perché il dialogo della nostra anima ha bisogno di
deserto, il nostro spirito non si nutre di solo pane: fatti ad immagine e
somiglianza di Dio abbiamo sempre bisogno di una mamma speciale che ci procuri
l’incontro con Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.
Con Maria è più facile
arrivare a Gesù: la piena di grazia non può che far partecipe tutti noi della
sua ricchezza per amore del Figlio.
Ci accompagni Maria Madre di Dio e nostra nel nuovo anno che incomincia. Auguriamoci negli incontri e nella preghiera un anno di speranze, di fatti concreti in favore dei poveri, dei giovani, di chi non ha lavoro, un anno portatore di pace.
B U O N A N N O !
Nella pagina di Papa Francesco potrai consultare la sua omelia su Maria Madre di Dio.
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