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venerdì 8 gennaio 2016

“La Domenica del Battesimo del Signore segna l'inizio della Vita fra gli uomini del Figlio di Dio;


«Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Prima domenica tempo ordinario -Anno C - Battesimo del Signore




Da vangelo secondo Lc3,15-16-21-22

Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.

Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Parola del Signore!

Mariellla:Nella domenica dopo la festa dell'Epifania celebriamo il Battesimo del Signore e la Liturgia continua a farci approfondire il tema dell'Incarnazione, presentandoci per la prima volta Gesù nella sua apparizione di uomo maturo, per gustare a pieno il significato e la grandezza di questo mistero.

Nel brano di Luca, ci troviamo sulle rive del fiume Giordano, dove Giovanni il Battista battezza con acqua quanti lo seguono ritenendolo il Messia. Ma egli con umiltà si dichiara di essere sultanto il precursore dell'Atteso.
Giovanni avrebbe potuto approfittare della stima e della popolarità che lo circondava. Se si fosse autoproclamato il Cristo molti probabilmente lo avrebbero creduto e l'avrebbero seguito, avrebbe potuto sfruttare quel momento di popolarità, invece con estrema chiarezza ed onestà proclama: “Io vi battezzo con acqua, ma viene un altro più forte di me...”

Il suo è un richiamo alla conversione, un invito a cercare Colui che deve venire e che battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Il fuoco è da intendere in senso simbolico: è il fuoco che riscalda ed illumina, il fuoco che purifica, che elimina ogni impurità: solo il Cristo sarebbe stato capace di tanto.

Ed ecco che sulla scena compare Gesù che confuso fra la folla, ricevuto il battesimo da Giovanni, se ne sta assorto in preghiera. La preghiera di Gesù nel vangelo di Luca ha un significato rilevante: è l'espressione del suo vivere in dimensione filiale, è l'abbandono totale nelle braccia del Padre. La preghiera di Gesù è il momento nel quale egli lascia che ogni attimo della sua esistenza umana nella più completa fragilità si riempia dell'Amore infinito del Padre.

In questo momento di unione perfetta fra Gesù ed il Padre nella preghiera, si apre il cielo e discende lo Spirito Santo in forma corporea come di una colomba. Adesso l'uomo Gesù è manifestato dal Padre con la presenza dello Sipirio Santo: ci è rivelato ilmistero trinitario che si fonde in un infinito abbraccio d'Amore.“Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Siamo dunque passati da Gesù Bambino celebrato durante il periodo del Natale, a Gesù adulto che così inizia la sua missione.
La celebrazione di oggi c'invita a considerare il battesimo cristiano l'atto fondamentale col quale entriamo anche noi a far parte della Trinità. Capire il significato del nostro battesimo significa dare speranza nuova alla nostra esistenza di ogni giorno!

Anche a noi il Padre conferma il suo amore: “Tu sei il Figlio mio,

l'Amato, in te ho posto il mio compiacimento”.

Enzo: Brano di Vangelo molto breve ma non per questo povero per riflessioni. I personaggi sono due: Giovanni il battezzatore e Gesù di Nazaret che fa i primi passi come inizio della sua vita pubblica.
L'evangelista Luca parla della missione di Giovanni che avendo vissuto nel deserto ora diventa personaggio pubblico, si muove per tutta le regione come un profeta itinerante. La sua missione è quella di ogni profeta: riportare il popolo al suo Dio, tema abituale della predicazione profetica. Le parole di Giovanni non risuonano invano, in molti lo seguono per intraprendere una vita di penitenza sottoponedosi a un rito simbolico, chiamato battesimo in acqua.

Il dubbio dei suoi discepoli è prontamente sgomberato: non è lui il Messia atteso puntando tutto su Gesù.
Questa posizione assunta con umiltà e in conformità alla sua vocazione mi viene da dire che sarà esempio per ogni successivo discepolo di Gesù. Come Giovanni ogni discepolo deve passare dal deserto in preghiera e mortificazione, acquisire quella disponibilità all'annuncio, alla testimonianza della Parola per tutta la vita guidati dallo Spirito Santo.

Il secondo personaggio, Gesù, appare in sordina mischiato a tutti gli altri che venivano battezzati: si fa peccatore tra peccatori, esempio di umiltà. Prima di iniziare il suo cammino si ritira in preghiera a colloquio col Padre, il quale premia Gesù per il suo operato, ma premia anche Giovanni che riceve conferma dalla voce che veniva dal cielo e dallo Spirito Santo. Giovanni ha la conferma di quanto aveva detto ai discepoli: è proprio Lui colui che battezzerà in Spirito Santo e fuoco, che darà inizio a una nuova era, quella annunciata dai profeti.

Dio ritorna al suo popolo in modo spettacolare: i cieli si aprono, e dopo un lungo silenzio e da parte del suo Spirito ora inizia il tempo atteso: Dio di nuovo si dona agli uomini e torna a parlare, questa è la grande novità per il popolo di Dio.

«Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento». Dio Padre traccia una strada per tutti gli uomini. Il Figlio suo sarà completamente incarnato nella comunità degli uomini, è battezzato come tutti gli altri uomini, condividerà i loro ideali e le loro speranze.

A motivo della sua unione totale con ogni debolezza, Gesù, servo del Padre, deve assoggettarsi anche alla morte umana in modo da poter infondere la vita in ogni sfera dell'esistenza umana. La sua morte porterà salvezza e coloro che lo ascolteranno e seguiranno saranno chiamati figli di Dio, nella speranza di ereditare la vita eterna beata.

La Domenica del Battesimo del Signore segna l'inizio della Vita fra gli uomini del Figlio di Dio


 
"Cristo nel Battesimo si fa luce, entriamo anche noi nel suo splendore; Cristo riceve il battesimo, inabissiamoci con lui per poter con lui salire alla gloria. Giovanni dà il battesimo, Gesù si accosta a lui, forse per santificare colui dal quale viene battezzato nell'acqua, ma anche di certo per seppellire totalmente nelle acque il vecchio uomo. Santifica il Giordano prima di santificare noi e lo santifica per noi. E poiché era spirito e carne santifica nello Spirito e nell'acqua”.

Dai «Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, vescovo




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