4 – Prologo di Giovanni : Venne fra la sua gente ma i
suoi non lo hanno accolto
Commento di Padre Augusto
Drago
“EGLI ERA NEL MONDO, E IL
MONDO FU FATTO PER MEZZO DI LUI, EPPURE IL MONDO NON LO CONOBBE, VENNE FRA LA
SUA GENTE, MA I SUOI NON LO HANNO ACCOLTO” (Gv 1,10-11).
Se leggiamo con particolare attenzione queste altre parole del
Prologo al Vangelo di San Giovanni, possiamo scorgere come esse siano costruite
mediante alcune “opposizioni”: abbiamo descritta quasi una dialettica tra
opposti, contrari che si rincorrono come in drammatico gioco.
Per tre volte e ripetuta la parola “mondo” ma con
significati diversi.
-“Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di
lui”: qui “mondo” sta a
significare l’intera creazione: Egli, il Verbo è nella creazione come causa
esemplare. Tutto è stato esemplato nel Verbo : “ Immagine del Dio
invisibile, primogenito di ogni creatura... “(Col 1, 15). Ogni cosa porta l’impronta della Sua Bellezza, Bellezza
che proviene al Verbo dal suo essere con il Padre, Bellezza che caratterizza
ogni cosa creata perché tutto è stato creato in Lui. “E Dio vide che
ciò che era creato era cosa buona” cioè
bella (Cf Gen I).
Questa Bellezza è nel mondo perché il mondo è stato fatto
per mezzo di Lui ...
Eppure il mondo non lo conobbe: Qui il vocabolo
acquista il significato tipico, che troviamo nel Vangelo di Giovanni, di forze
ostili a Dio, alla sua Parola, il mondo come sottoposto al potere del maligno.
E qui abbiamo la prima opposizione. Le forze negative, che
operano dentro la storia, non lo conobbero, anzi gli si opposero cercando di
devastare quella originaria e fontale Bellezza della creazione. Questa
dialettica è presente nella storia, opera negatività e oscuramento nel mondo e
nelle vicende umane,che sono forze dominate dal maligno. Possiamo dare ad esse
un nome oggi? Sì: l’egoismo, l’orgoglio, la superbia, la fame di potere, l’odio, la divisione, il
disordine, il peccato.
Chi è dentro questo
mondo siffatto è fuori dalla “Parola”, tende a distruggere la Bellezza, non
conosce, né può conoscerla, l’armonia del Bene e della luce. Fuori da questa
Bellezza l’uomo e il mondo si abbruttiscono perché con il peccato è stato
reciso il filo che lo tiene legato a Dio. Occorre oggi ritrovare non solo il
senso della Bellezza intesa come armonia divina, ordine, ma ritrovare la via
che ci porti ad essa: la via è Gesù, unico Salvatore del mondo, la via è Lui :
e a Lui ci si riallaccia attraverso la strada dell’umiltà, della semplicità,
della piccolezza. Ritornare bambini, per avere la capacità di stupirci ancora.
A Lui ci si riallaccia ancora se sapremo recuperare la purezza degli occhi, gli
occhi del cuore, gli occhi estatici che sanno guardare non più con cupidigia,
ma con gratuità ogni cosa. Rientriamo dunque nel cuore del Verbo per conoscerlo
cioè, secondo il significato biblico, per amarlo ed essere uniti a Lui.
“Venne tra la
sua gente (casa, tra suoi, nella sua
proprietà) ma i suoi non lo hanno accolto”.
La dialettica delle
opposizioni continua.
“Venne”! Riusciamo ancora a sussultare di gioia
davanti a questo venire del Verbo? Dio nel suo Verbo muove, per così dire, il
passo verso il finito varcando la “soglia”, il confine dell’eternità.
Solo l’Amore fa queste cose! “Cosi Dio ha tanto amato il
mondo da donare il suo Figlio”, così dice Gesù allo stupito Nicodemo (Gv
3,16).
Venne! Dove? Tra i “suoi”. Chi sono costoro? Gli
uomini, l’umanità intera: “noi siamo la sua casa” dice l’autore della Lettera agli Ebrei (Eb 3, 6): l’umanità è
sua propria per diritto creazionale. Ma anche qui abbiamo una svolta inattesa,
sconvolgente: “i suoi” non lo hanno accolto! Lo rifiutano.
Rifiutare Dio, la luce, la vita, la verità: quale immane
tragedia! E’ la tragedia dell’ uomo d’oggi che rifiutando Dio ha finito per
rifiutare se stesso, perdendo la sua identità e, quindi, l’unica possibilità
che gli è stata data di ritrovare la sua libertà e la sua dignità.
E noi lo abbiamo veramente accolto? Possiamo essere sicuri di averlo accolto? E’ un
esame che ci si impone. La prova che lo abbiamo accolto sta qui: se nel suo
nome ci ritroviamo fratelli e sorelle pacificati. E’ impossibile? No: queste
cose fa l’amore!
Nessun commento:
Posta un commento