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giovedì 9 gennaio 2014

Bisogna che adempiamo ogni giustizia




Dare testimonianza alla Luce

Domenica 12 gennaio 2014



Dal vangelo secondo Matteo 3, 13-17

"Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi

battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho

bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose:

«Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo

lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i

cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di

lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui

ho posto il mio compiacimento".


Parola del Signore!

Enzo: Abbiamo appena letto il primo atto pubblico di Gesù, atto preparatorio e di inizio

alla sua missione. Dopo essersi rivelato ai pastori e ai Magi oggi assistiamo ad una terza rivelazione di Gesù. Dio rivela un po’ alla volta il suo disegno: ai pastori, forse i più poveri tra gli Ebrei; manifestandosi ai Magi rivela che è venuto anche per tutti i popoli, e oggi chiede a Giovanni, colui che da qualche tempo lo sta annunciando, di essere battezzato.

Questo proprio nessuno se lo sarebbe aspettato!

Il primo impatto che stordisce noi credenti e che creò difficoltà nelle prime comunità cristiane è ciò che Gesù dichiara praticamente a Giovanni: vuole essere battezzato, vuole iniziare un cammino di conversione come gli altri suoi discepoli.

Aveva fatto impressione anche al suo precursore: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». La notizia sembrava, e sembra anche oggi a prima lettura, che Gesù fosse subordinato a Giovanni.

L’evangelista Matteo sentì allora quando scriveva il suo vangelo, il bisogno di spiegare ai suoi lettori giudei e quelli nel tempo a venire, che questo non significa che Gesù fosse peccatore o inferiore a Giovanni.



Una prima risposta la dà subito dopo Gesù: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia».

La risposta di Gesù e il riconoscimento del Battista della superiorità di Cristo, che "lo lascia fare", indicano che il Si­gnore si assoggettò al battesimo per "compiere ogni giustizia", cioè aderì al disegno salvifico del Padre, che prevedeva la sua solidarietà con il mondo, fino al sacrificio supremo della vita. Giustizia che indica il piano della salvezza che si compierà come descritto dalle Scritture. Giovanni “ venne, mandato da Dio, come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui”, dirà l’apostolo Giovanni nel prologo del suo vangelo. Gesù stesso sarà Luce, Giustizia, Pace.



L'immersione nel Giordano prefigurava il suo destino di sofferenza e di morte e la sua sepoltura. Colui che è senza peccato, ponendosi tra i peccatori, mostra la vicinanza di Dio al cammino di conversione dell'uomo.

Il Battesimo di Gesù prefigura e annuncia il nuovo Battessimo di sangue e fuoco.



In secondo luogo la teofania di Gesù: lo Spirito di Dio scende su Gesù per consacrarlo Messia dichiarando ai presenti e  a noi la sua figliolanza dal Padre, Gesù figlio di Dio.

Adesso Gesù mostrando la sua solidarietà al volere del Padre e ricolmo di Spirito Santo può iniziare la sua missione: da Dio e per gli uomini è confermato come il Messia tanto atteso.



Il soggiorno nel Giordano non fu un’esperienza a sé: Gesù non predicherà o vivrà come Giovanni, non starà fermo, non spaventerà i suoi discepoli. Gesù camminerà in lungo e in largo per la Palestina insegnando e predicando con segni e guarigioni, Gesù vorrà stare con la gente, la vuole toccare, guarire nel corpo e nell’anima. ( mi ricorda tutto ciò Papa Francesco!).


 Ci sono i quattro verbi con cui Matteo caratterizza l’ attività missionaria: mettersi in cammino, insegnare, predicare, guarire; quattro verbi che sono un programma del fare per ogni discepolo. Ne aggiungerei un altro per noi e per chi ci legge, visto che Gesù non è più presente in carne e ossa come allora: pregare, per tenersi sempre alla presenza della Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, per avere il loro compiacimento, come per Gesù.

Come suonano dolcemente all’orecchio le parole di Papa Francesco: "Siamo uomini peccatori ma camminiamo sotto lo sguardo di Dio. Il Vangelo non si annuncia con bastonate inquisitorie. Dobbiamo conformarci al Dio delle sorprese".

Facciamoci sorprendere da Dio!

Ricordiamolo sempre: Colui che era senza peccato, ponendosi tra i peccatori, mostrò da subito la vicinanza di Dio al cammino di conversione dell'uomo.


Mariella: cercherò di non ripetere quanto tu Enzo hai già spiegato.

Hai già premesso che la festa del Battesimo di Gesù è infondo un'altra Epifania, ossia manifestazione del Signore.

Potremmo dire, la manifestazione della vera identità di Cristo: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» e il senso vero della sua venuta: la salvezza di tutta l'umanità.



Una seconda sottolineatura che vorrei fare è questa: non sono gli uomini ad andare incontro a Gesù; è lui che viene incontro a noi. Questo è il mistero che abbiamo celebrato nel Natale, quando Gesù è venuto ad abitare in mezzo agli uomini. Questo è anche il procedere di Gesù verso" Giovanni e non viceversa.

Così come avverrà per altri personaggi del Vangelo raggiunti dal Salvatore nei diversi momenti della loro vita, momenti particolari che stabiliscono un profondo cambiamento ed una trasformazione definitiva.



Terza ed ultima cosa: le parole di Giovanni, mettono in risalto la superiorità di Gesù, riconoscono in lui il Messia atteso da Israele.

Viene spontaneo chiedersi perché Gesù va dal Battista? il Signore nel suo dialogo con Giovanni afferma la necessità di «compiere ogni giustizia».

Con il termine "giustizia" Gesù allude alla sua missione, che consiste nel rendere possibile all'uomo la salvezza, secondo il progetto salvifico del Padre.

La voce dal cielo dopo il Battesimo rivela come Gesù sia veramente l'inviato di Dio, colui nel quale il Padre si compiace,

In questo modo, Gesù porta a compimento la profezia di Isaia (42,1-4) proclamata nella prima lettura:



1Ecco il mio servo che io sostengo,

il mio eletto di cui mi compiaccio.

Ho posto il mio spirito su di lui;

egli porterà il diritto alle nazioni.

2Non griderà né alzerà il tono,

non farà udire in piazza la sua voce,

3non spezzerà una canna incrinata,

non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;

proclamerà il diritto con verità.

4Non verrà meno e non si abbatterà,

finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,

e le isole attendono il suo insegnamento.



 E’ lui il servo che agisce con mitezza non spezzando la canna incrinata e non spegnendo la fiamma smorta, colui su cui scende lo spirito del Signore e in cui Dio pone il suo compiacimento.



La celebrazione del Battesimo di Gesù, diventa occasione preziosa per ripensare al nostro battesimo. Quell'evento, ormai lontano nel tempo ed al quale noi abbiamo partecipato senza consapevolezza a ciò che stava per avvenire,

In verità il Battesimo ha deciso della nostra identità più profonda: ossia essere figli di Dio.

È bello pensare che, anche su di noi, un giorno si sono aperti i cieli e Dio ci ha accolti teneramente come figli; per cui, la nostra relazione con Lui non è più basata sul timore servile, ma su un amore riconoscente, verso quel Padre che ci ha aperto le porte del Regno



Chiediamo a questo Spirito, che abbiamo ricevuto nel battesimo, di effondere su di noi la Sua luce, e di aprire il nostro cuore ad una conoscenza più vera della speranza alla quale siamo stati chiamati, affinché diventiamo capaci, anche noi, di compiere nella nostra vita la volontà del Padre.

Anna: Il Vangelo ci dona spunto, come sempre, per poter meditare e fare nostra la Parola di Gesù. Rileggendo i vostri commenti ho avuto modo di entrare più profondamente al di dentro della Parola. Intanto vi ringrazio per ciò che mi regalate e che il Padre Gesù e lo Spirito Santo mi dona .



Gesù si mette in mezzo alla gente per farsi battezzare .... Le pitture molte volte rappresentano il Battesimo di Gesù  ....  in fila gli uni dietro gli altri .... Gesù è sempre mischiato tra la folla ...tra i peccatori ..... e forse Giovanni non ne capisce il senso .....

Questo secondo me ci da la possibilità di comprendere il rapporto che c’è tra Dio Padre e ogni uomo, tra la Misericordia di Dio e il Peccato, TRA L'AMORE  di Dio Padre e l'iniquità delle creature ....e come lo Spirito Santo agisce se l'uomo lo desidera.

 .

Penso alla vita di ognuno di noi, a ciò che il Padre dona e ha donato in un moto continuo: come ha fatto per Gesù così lo stesso dona a noi ….

Dio ci ama come ha amato Gesù con la stessa intensità, passione, gioia, tenerezza.  

Riflettevo sulla parola “mio compiacimento” : termine  poco usato oggi … eppure ricco di significato ….

Quante volte diciamo quella persona mi piace, quel bambino mi rende felice, ha un sorriso che mi  trascina … la nostra vista , l’udito si riempiono di slanci  nel vedere, nell’ascoltare …. Sono felice e mi compiaccio  di stare accanto a te …

Penso al Padre e alla sua  gioia  nello stare accanto ad ognuno di noi:  si compiace, prova il gusto del bello e del buono che c’è in ogni uomo da lui creato  .

Il Battesimo è questa  musica che   risuona:   figlio mio tu dentro di te hai il mio respiro , mi assomigli; ti amo e tu mi dai tanta gioia quando segui mio Figlio decidendoti per Lui.

Mi piacerebbe dire ancora una cosa ...come sarebbe bello se ogni mattina potessimo ascoltare Figlio mio Amato .....ci sentiremmo sicuramente molto meglio !!!


Enzo: da domani mattina, svegliandoci, con un sorriso  pronunciamo queste quattro parole: SONO FIGLIO DI DIO.....ok?
Anna: va bene !
Mariella: certo!

NB: il brano di Isaia è stato aggiunto in fase di pubblicazione.

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