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venerdì 22 gennaio 2016

Cristo ieri, oggi, sempre!


Gli abitanti di Nazareth non hanno visto che un aspetto di Gesù, il figlio di Giuseppe il carpentiere,e non il profeta ultimo che indicava Isaia.

Terza domenica del tempo ordinario, Anno C



Dal Vangelo secondo Lc 1,14 ; 4,14-21

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teofilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.

Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nazareth, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l'anno di grazia del Signore
.
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Parola del Signore!


Enzo:L'evangelista Luca fu discepolo e collaboratore dell'apostolo Paolo e nel suo vangelo vuole offrire un contributo originale alla comprensione del mistero di Gesù : lo approfondisce attraverso una ricerca dei documenti storici e riferendo nuovi episodi della sua infanzia. 
 
Luca è il solo evangelista che premette al suo scritto un prologo nel quale dichiara, nei primi due versetti, le fonti a cui attinge: “Coloro che furono testimoni e divennero ministri della parola” (gli apostoli) e nei due versetti successivi, lo scopo e le caratteristiche del lavoro che intraprende: “Ho deciso di fare ricerche accurate e di scriverne un resoconto ordinato … perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti”.

IL suo libro è un'opera di attualità dunque, destinata ai suoi contemporanei basata sulla tradizione orale di chi ha conosciuto di persona Gesù e da una ricerca storica degli avvenimenti. Destinatario è Teofilo, un convertito di origine pagana: in lui è invitato a riconoscersi ogni discepolo di Gesù, in modo che si 'possa rendere conto della solidità degli insegnamenti”, avere la certezza degli avvenimenti narrati.

Ancora due annotazioni per capire il progetto di Luca: 
- la trasmissione degli avvenimenti di Gesù avvenne in una comunità di credenti che si erano assoggettati alla trasmissione orale dei ministri, servi della Parola , e ai successivi testimoni, che si sono lasciati coinvolgere dalla Parola che trasmettono: sono discepoli del Signore, non persone neutrali, forse ritenuti di parte. L'evangelista vuol fare chiarezza per dare certezza.

- La seconda annotazione è che non basta affermare che gli avvenimenti di Gesù esigono di essere trasmessi in una comunità credente. Occorre andare oltre e precisare che la vita della comunità fa intimamente parte degli avvenimenti stessi: infatti occorre annunciare un Cristo vivo, che opera attualmente, non un semplice ricordo del passato. Cristo vivo nella comunità è la Chiesa che continua la storia di Gesù.
 
Nella seconda parte del brano vediamo Gesù inaugurare il suo ministero pubblico in Galilea nella sinagoga di Nazaret. Ritorna in Galilea con la potenza dello Spirito insegnando nelle sinagoghe, applaudito dagli ascoltatori. Da notare che Gesù viaggia con la potenza dello Spirito: cosi lo vedeva la gente, così i suoi discepoli, meravigliosamente attratti dalle sue parole. Anche Luca ci crede e lo scrive per le future generazioni e la Chiesa tutta.

Gesù nella sinagoga di Nazareth si alza ed è invitato a leggere dal rotolo di Isaia. Abbiamo noi stessi letto le stesse righe e le parole di spiegazione di quella Scrittura: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti ricordiamo come finisce quell'incontro: Gesù fu costretto ad andare via non accettato dai suoi paesani.
Vogliamo smettere anche noi qui e dedicarci ad altro? Spero di no. E allora ancora un piccolo commento per capire l'avverarsi in Gesù di quella profezia.

Gesù, abbiamo visto, non dà spiegazione esegetica del testo, ma attira l'attenzione sull'evento che lo compie: la sua venuta, il Messia, il consacrato del Signore è Lui, l'inviato a portare il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione, ai ciechi la vista, agli oppressi la libertà e infine a proclamare l'anno di grazia del Signore.

Non ci sfugga quel ”oggi”, è la novità di Gesù e non solo: si prolunga nel tempo della Chiesa, riguarda noi oggi che abbiamo udito quelle parole, ascoltato e ci abbiamo creduto. Gesù continua a parlarci, le sue parole hanno segno e seme di eternità.
 
Gli abitanti di Nazareth non hanno visto che un aspetto di Gesù, il figlio di Giuseppe il carpentiere,e non il profeta ultimo che indicava Isaia, il Messia atteso da secoli.
Da parte nostra ogni volta che ascoltiamo la parola evangelica possiamo entrare in relazione con il Signore Gesù, perché veniamo a conoscenza del destino e della speranza che Gesù ha inaugurato: la Rivelazione si è completata con Gesù, e quanto ci è stato rivelato e pervenuto soddisfa la nostra ansia di conoscenza di Dio.


Mariellla: Inizia con questa domenica la lettura del Vangelo di Luca che ci accompagnerà lungo tutto l'anno liturgico.
Cristo si presenta con una missione ed una identità chiare: Egli è Pienezza per quanti sono vuoti di valori e di significato, Egli è Liberatore per quanti sono oppressi dalla schiavitù del peccato, Egli è Speranza per quanti hanno perso fiducia e gioia nella vita.
 
Da subito Gesù sgombra ogni dubbio su ciò che è venuto a fare: è qui per allontanare dall'uomo tutto ciò che ne impedisce la piena realizzazione, è venuto per portare Dio ai lontani, a uomini e donne persi a causa del peccato e aprirli a tutte le potenzialità di vita, di relazione, d'intelligenza e d'amore. Il suo scopo è liberare quanti sono oppressi, rendendoli liberi e gioiosi!

Dopo aver riavvolto il rotolo disse: “oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”

Oggi: è una frase che vale per allora, ma vale anche per il tempo presente. Oggi si è compiuta questa Scrittura,...Oggi queste parole si fanno realtà per tutti noi, il tempo non scorre più senza un orientamento, la speranza non è più un sogno lontano.

E' l'oggi di Dio che non finisce mai... che cambia il cuore di ogni uomo...l'oggi della liberazione, l'oggi della festa, l'oggi del Vangelo!

Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”. Dunque questa Parola esige da parte nostra l'ascolto, l'accoglienza incondizionata, la trasformazione del nostro cuore.
Se l'accogliamo, se ci apriamo all'Amore vero che trasforma ogni esistenza, saremo orientati, come dice san Paolo nella seconda lettura, a discernere, per mezzo dello Spirito, il nostro compito all'interno dell'unico corpo ecclesiale..

Non tutti infatti siamo chiamati a servire allo stesso modo, ad ognuno è dato un carisma diverso, siamo però invitati ad acconsentire ad un'unica Verità quella che viene dalla Parola portata da Cristo.

Questo Vangelo c'invita a riflettere a prendere sul serio la fede che è stata seminata nel nostro cuore e che va alimentata e coltivata giorno per giorno. Non bastano quattro nozioni apprese al catechismo, ogni giorno dobbiamo accogliere la Parola e lasciarci guidare verso la Luce vera.



Cristo ieri, oggi, sempre!

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